“Rallegrati dei tuoi figli e dei figli dei tuoi figli”
“Rallegrati dei tuoi figli, e dei figli dei tuoi figli …”, così scriveva Ovadyah Yare (Bertinoro, 1445 ca. – Gerusalemme, 1518, ca.), detto il Gran Bertinoro, al padre rimasto qui in Italia. ‘Ovadyah scrive queste parola descrivendo il suo lungo viaggio attraverso il Mediterraneo orientale. Il suo pellegrinaggio si conclude con l’arrivo definitivo a Gerusalemme, dove trascorse gli ultimi anni di vita, dedicandosi all’insegnamento.
Alla vigilia della Pasqua ebraica di quest’anno, è particolarmente significativo soffermarsi proprio sulla necessità di ritrovare un motivo di speranza, un motivo per “rallegrarsi”. Esperienza cara alla tradizione biblica e, in particolare a quella ebraica, l’allegria non elude i motivi dell’amarezza. Lo stesso ‘Ovadyah ricorda “l’amarezza” vissuta in Italia, segno che i tempi stavano per cambiare per le comunità ebraiche italiane. La sua saggezza (e ancora prima la sua esperienza) ci ricorda che l’uomo deve cercare di non rimanere prigioniero dell’amarezza o del dolore: la sua testimonianza è un desiderio di speranza.
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