“Santo che soffri”
“Santo che soffri" Nel "Santo che soffri" è la "la sede appassionata dell'amore non vano". Così scriveva Ungaretti nel 1944, durante l'occupazione nazista di Roma. Eppure, occorre aggrapparsi ad uno spiraglio di luce, c'è sempre un richiamo a non arrendersi, a quel qualcosa di più di una semplice illusione per farsi coraggio. In modo analogo, alla vigilia di questa Pasqua senza sacrificio,...